Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo

Ai sensi dell’art. 6 del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231

Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”

ESTRATTO

CODICE ETICO E LINEE DI CONDOTTA

 

5.1 IL CODICE ETICO

5.1.1 Destinatari del documento

Per Destinatari si intendono:

  • i soci;
  • i componenti del Consiglio Direttivo, il Presidente, il Direttore Generale, i responsabili di segreteria sociale e di amministrazione, i dipendenti;
  • i Revisori dei conti;
  • i Probiviri
  • tutti coloro che, a vario titolo, agiscono, anche in modo non continuativo e non esclusivo, in nome o per conto e nell’interesse o vantaggio di APPM, a prescindere dalla qualificazione giuridica del rapporto (consulenti, fornitori e parti terze in generale).

5.1.2 Obiettivi e valori

L’obiettivo primario di APPM è la “tutela e assistenza del minore”, partendo dalle situazioni di grave difficoltà ed emergenza fino al sostegno scolastico o del doposcuola; questo è lo scopo principale cui è indirizzata l’attività di APPM. L’operato di APPM vuole contraddistinguersi per un servizio indiscriminato per tutti i richiedenti aiuto o sostegno, senza distinzione alcuna.

Tutto ciò nel rispetto dei principi di cui al presente Modello di organizzazione, gestione e controllo, oltre che delle norme che disciplinano l’attività dell’ente.

A questi scopi sono orientate le strategie organizzative dell’ente e le conseguenti condotte operative, ispirate all’efficienza nell’impiego delle risorse.

Nel perseguire tali obiettivi APPM si attiene imprescindibilmente ai seguenti principi di comportamento:

  • quale componente attivo e responsabile delle comunità in cui opera è impegnata a rispettare e far rispettare al proprio interno e nei rapporti con il mondo esterno le leggi vigenti nei luoghi in cui svolge la propria attività e i principi etici comunemente accettati e sanciti negli standard nazionali ed internazionali: trasparenza, correttezza e lealtà;
  • rifugge e stigmatizza il ricorso a comportamenti illegittimi o comunque scorretti (verso la comunità, le pubbliche autorità, i destinatari dei servizi, i lavoratori, ed in generale gli Stakeholders) per raggiungere i propri obiettivi di tutela e cura dei minori;
  • pone in essere strumenti organizzativi atti a prevenire la violazione dei principi di legalità, trasparenza, correttezza e lealtà da parte dei propri dipendenti e collaboratori e vigila sulla loro osservanza e concreta implementazione;
  • assicura alla PA ed alla comunità in genere una piena trasparenza d’azione;
  • garantisce la non discriminazione di sesso, religione o etnia;
  • tutela e valorizza le risorse umane di cui si avvale;
  • impiega responsabilmente le risorse, avendo quale traguardo uno sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e dei diritti delle generazioni future.

5.1.3 Utenti (minori)

APPM fonda la propria attività sull’attenzione massima all’utente minore, nel rispetto dei principi di non discriminazione, di uguaglianza e di parità di trattamento, così come individuati dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’ONU.

5.1.4 Comunità

APPM è impegnata nell’aiutare la Comunità in cui svolge la propria attività, promuovendo e garantendo lo sviluppo sociale del territorio della Provincia Autonoma di Trento, con particolare riferimento alle figure dei minori.

APPM intende contribuire al benessere e alla crescita della comunità nella quale si trova, operando attraverso l’erogazione di servizi efficienti e personalizzati in base alle esigenze degli utenti minorenni.

In coerenza con tali obiettivi e con le responsabilità assunte verso i diversi Stakeholders, APPM individua nella formazione dei propri dipendenti e collaboratori e nella sensibilizzazione della comunità sulle problematiche familiari ed educative dei minori una condizione prioritaria di crescita e successo.

APPM mantiene con le Pubbliche Autorità locali, nazionali e sovranazionali relazioni ispirate alla piena e fattiva collaborazione ed alla trasparenza, nel rispetto della reciproca autonomia, degli obiettivi economici e dei valori contenuti in questo Codice.

APPM non eroga contributi, vantaggi o altre utilità ai partiti politici ed alle organizzazioni sindacali dei lavoratori, né a loro rappresentanti o candidati.

5.1.5   Risorse umane

APPM riconosce la centralità delle risorse umane nella convinzione che il principale fattore di successo di ogni organizzazione sia costituito dal contributo professionale delle persone che vi operano o che a qualsiasi titolo vi collaborano, in un quadro di lealtà e fiducia reciproca.

La gestione dei rapporti di lavoro è orientata a garantire pari opportunità e nessuna discriminazione per ragioni di sesso, orientamento politico, etnia o religione, nonché a favorire la crescita professionale di ciascuno.

5.1.6 Salute – Sicurezza – Ambiente

APPM crede in una crescita globale sostenibile nel comune interesse.

L’ente tutela la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro e ritiene fondamentale, nell’espletamento dell’attività economica, il rispetto dei diritti dei lavoratori.

Fermo il rispetto della specifica normativa applicabile, APPM tiene conto delle problematiche ambientali nella definizione delle proprie scelte.

APPM si pone l’obiettivo di “lavorare in sicurezza”, ovverosia di garantire il rispetto delle norme di prevenzione e l’adozione di comportamenti “sicuri” a vantaggio della tutela delle persone e dell’ambiente e richiede l’adozione delle seguenti regole:

  • rispettare gli adempimenti cogenti delle norme e delle leggi applicabili, attinenti la tutela della salute e sicurezza sul lavoro e la tutela dell’ambiente;
  • coinvolgere attivamente i lavoratori in merito alle problematiche attinenti la salute e la sicurezza sul lavoro e condividere con loro gli obiettivi di prevenzione;
  • preservare la tutela della salute e della sicurezza anche attraverso delle periodiche attività di monitoraggio nei luoghi di lavoro, con l’obiettivo di impedire comportamenti pericolosi;
  • contribuire concretamente, attraverso il miglioramento continuo dei processi produttivi, al rispetto delle norme per la tutela della salute e della sicurezza, nonché dell’ambiente;
  • garantire il rispetto delle regole del “MOGC” e del presente Codice Etico, anche attraverso l’applicazione di sanzioni ai soggetti interessati in caso di mancato rispetto delle prescrizioni ivi contenute.

5.1.7      Rapporti con la PA – obblighi di trasparenza

Per quanto concerne i rapporti con la PA, APPM è consapevole dell’importanza del principio costituzionale del buon andamento e dell’imparzialità della PA.

Per tale ragione, nei rapporti con gli enti pubblici, si impegna a rispettare tutte le regole di condotta imposte dall’ordinamento, con particolare riferimento a quelle in tema di trasparenza, correttezza ed imparzialità.

L’ente si impegna altresì a fornire e trasmettere alla PA documentazione integrale, veritiera e non alterata, oltre che ad adempiere agli obblighi in materia di trasparenza e anticorruzione.

Tutti i soggetti che sono chiamati ad operare per conto di APPM dovranno mantenere una condotta rispettosa del ruolo e della funzione pubblica, astenendosi da qualsiasi comportamento in grado di minare la serenità e l’imparzialità di giudizio dei funzionari pubblici (pubblici ufficiali ovvero incaricati di pubblico servizio).

APPM rifugge totalmente pratiche corruttive, o volte ad ottenere vantaggi indebiti da parte dei funzionari pubblici.

5.1.8   Informazione

APPM è consapevole dell’importanza che un’informazione corretta sulle proprie attività riveste per il mercato e la comunità in genere.

Ferme restando le esigenze di riservatezza richieste dall’attività svolta, APPM assume pertanto la trasparenza come proprio obiettivo nei rapporti con tutti gli Stakeholders.

5.1.9 Trattamento dati personali e privacy

L’ente è consapevole dell’importanza di trattare i dati personali di cui venga a conoscenza nello svolgimento della propria attività (che siano di dipendenti, utenti minori, fornitori o parti terze) in maniera rispettosa delle norme di legge in materia.

Il sistema privacy di cui l’ente è dotato, in linea con le previsioni del Regolamento europeo in materia e con le norme di recepimento interno, è chiamato ad interagire e relazionarsi con i principi e le procedure previste nel presente Modello di organizzazione, gestione e controllo e nei suoi allegati.

Ciò al fine di assicurare a tutti i soggetti – persone fisiche – che intreccino relazioni con l’ente, un trattamento dei dati personali rispettoso delle normative di legge in materia, anche

di matrice europea.

5.1.10 Rispetto del Codice Etico

Al rispetto del presente Codice sono tenuti i soci, tutti gli organi sociali, il management, gli organi di controllo e i dipendenti e collaboratori interni di APPM, nonché tutti i collaboratori esterni, consulenti, fornitori e parti terze in generale.

APPM si impegna all’implementazione di apposite procedure, regolamenti o istruzioni volte ad assicurare che i valori qui affermati siano rispecchiati nei comportamenti concreti di ogni Stakeholder e di tutti i rispettivi dipendenti e collaboratori, prevedendo, ove del caso, apposite sanzioni per le eventuali violazioni.

5.2 LINEE DI CONDOTTA

5.2.1 Premessa

Il presente documento vuole rappresentare le linee generali di condotta per evitare la creazione di situazioni ambientali favorevoli alla commissione di reati in genere, e, tra questi, in particolare dei reati di cui al D.lgs. n. 231/2001.

Le linee di condotta individuano, se pur a titolo non esaustivo, comportamenti consentiti e comportamenti vietati, specificando in chiave operativa quanto espresso dai principi del Codice Etico di APPM.

5.2.2 Comportamenti consentiti

Gli organi sociali e tutti i dipendenti/collaboratori sono impegnati al rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti in tutti i luoghi in cui l’ente è chiamato ad operare.

Gli organi sociali devono essere a conoscenza delle leggi e dei regolamenti richiamati nelle Appendici da 1 a 6 del presente “MOGC”, nonché dei conseguenti comportamenti da tenere.

Gli organi sociali e tutti i dipendenti sono tenuti al rispetto delle procedure aziendali e si ispirano ai principi del Codice Etico in ogni decisione o azione relativa alla gestione dell’ente.

I responsabili di funzione, così come individuati dall’organigramma dell’ente, devono curare che:

  • tutti i dipendenti/collaboratori siano a conoscenza delle leggi e dei comportamenti conseguenti e, qualora abbiano dei dubbi su come procedere, siano adeguatamente indirizzati;
  • sia attuato un adeguato programma di formazione e sensibilizzazione periodica sulle problematiche attinenti al Codice Etico.

I responsabili delle funzioni che hanno frequentemente rapporti di lavoro con la pubblica amministrazione devono:

  • fornire ai propri collaboratori direttive sulle modalità di condotta operativa da adottare nei contatti formali ed informali intrattenuti con i diversi soggetti pubblici e parti terze, secondo le peculiarità del proprio ambito di attività, trasferendo conoscenza della norma e consapevolezza delle situazioni a rischio di reato;
  • prevedere adeguati meccanismi di tracciabilità circa i flussi informativi ufficiali verso la pubblica amministrazione e parti terze.

Le medesime regole di condotta valgono per tutti i consulenti, i fornitori, i collaboratori e in generale tutti i soggetti «terzi» che agiscano per conto di APPM, in qualunque luogo l’ente si trovi ad operare.

Non sarà iniziato o proseguito alcun rapporto lavorativo o di collaborazione con chi non intenda allinearsi a tale principio.

A tal fine si prevede che qualunque incarico che venga concesso a soggetti terzi e che comporti poteri di rappresentanza e di azione in nome o per conto dell’ente deve essere assegnato in forma scritta con la specifica previsione dell’osservanza dei principi etico-comportamentali adottati dall’ente.

Il mancato rispetto di quanto sopra previsto potrà comportare la risoluzione, per inadempimento, del rapporto contrattuale.

Tutti i consulenti, fornitori e in generale qualunque soggetto «terzo» che agisca o abbia rapporti con e per conto di APPM è individuato e selezionato con assoluta imparzialità, autonomia e indipendenza di giudizio.

Nella loro selezione APPM ha cura di valutare la loro competenza, reputazione, indipendenza, capacità organizzativa e idoneità alla corretta e puntuale esecuzione delle obbligazioni contrattuali e degli incarichi affidati.

Tutti i consulenti, fornitori e in generale qualunque soggetto «terzo» che abbia rapporti od agisca per conto di APPM deve operare, sempre e senza eccezioni, con integrità e diligenza, nel pieno rispetto di tutti i principi di correttezza e liceità previsti dai codici etici dagli stessi eventualmente adottati.

Quando vengono richiesti allo Stato o ad altro Ente Pubblico od alle Comunità europee contributi, sovvenzioni o finanziamenti, tutti i soggetti coinvolti in tali procedure devono:

  • attenersi a correttezza e verità, utilizzando e presentando dichiarazioni e documenti completi e veritieri ed attinenti le attività per le quali i benefici possono essere legittimamente ottenuti;
  • una volta ottenute le erogazioni richieste, destinarle alle finalità per le quali sono state richieste e concesse.

I responsabili delle funzioni amministrativo / contabili devono curare che ogni operazione e transazione sia:

  • legittima, coerente, congrua, autorizzata, verificabile;
  • correttamente ed adeguatamente registrata sì da rendere possibile la verifica del processo di decisione, autorizzazione e svolgimento;
  • corredata da un supporto documentale idoneo a consentire, in ogni momento, i controlli sulle caratteristiche e motivazioni dell’operazione e l’individuazione di chi ha autorizzato, effettuato, registrato, verificato l’operazione stessa ed il relativo pagamento.

È espressamente vietato ad un soggetto (sia esso apicale o non apicale) di curare integralmente ed in via esclusiva, senza un’interfaccia con altri membri dell’ente (siano essi dipendenti ovvero membri del Consiglio Direttivo), un rapporto od una pratica con la Pubblica Amministrazione, volta all’ottenimento di contributi, erogazioni, finanziamenti.

APPM si impegna alla creazione di un sistema di controllo interno, finalizzato espressamente ad evitare che possano essere commessi abusi e financo reati nella gestione delle procedure di richiesta di contributi pubblici.

Per tutto ciò che concerne la definizione nel dettaglio di tale sistema di controllo interno si rimanda all’allegato/appendice 1 del presente Modello, nella parte dedicata ai rapporti con la PA.

Tutti i soggetti coinvolti nelle attività di formazione del bilancio o di altri documenti similari devono comportarsi correttamente, prestare la massima collaborazione, garantire la completezza e la chiarezza delle informazioni fornite, l’accuratezza dei dati e delle elaborazioni, segnalare i conflitti di interesse.

I membri del Consiglio Direttivo comunicano al Consiglio stesso, all’Organo di Controllo, all’Organismo di Vigilanza ogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbiano in una determinata operazione di APPM, precisandone la natura, i termini, l’origine e la portata; se si tratta di amministratore delegato/legale rappresentante, deve altresì astenersi dal compiere l’operazione, investendo della stessa l’organo collegiale.

I membri del Consiglio Direttivo ed il Presidente:

  • nella redazione del bilancio, o di altri documenti similari devono rappresentare la situazione economica, patrimoniale o finanziaria con verità, chiarezza e completezza;
  • devono rispettare puntualmente le richieste di informazioni da parte dell’Organo di Controllo e dell’OdV e facilitare in ogni modo lo svolgimento delle attività di controllo o di revisione legalmente attribuite ai soci, ad altri organi sociali o alle Società di revisione;
  • presentare al Consiglio Direttivo atti e documenti completi e corrispondenti alle registrazioni contabili;
  • fornire agli organi di vigilanza informazioni corrette e complete sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria.

Possono tenere contatti con la stampa solo i dipendenti autorizzati e questi devono far diffondere notizie sull’ente rispondenti al vero nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti.

Per quanto riguarda la gestione delle risorse e dei flussi finanziari, APPM ha individuato le seguenti linee di condotta:

  • impegno ad agire nel rispetto delle normative vigenti;
  • documentazione delle operazioni finanziarie e tracciabilità delle stesse.

Con riferimento all’area dei reati tributari, APPM ha individuato le seguenti linee di condotta:

  • registrazione integrale e veritiera di tutti i pagamenti e gli incassi;
  • predisposizione in forma integrale e veritiera della documentazione in materia fiscale e tributaria;
  • trasmissione alle autorità competenti della documentazione in materia fiscale, in forma integrale e veritiera.

In materia di tutela dell’ambiente, APPM ha individuato le seguenti linee di condotta:

  1. rispettare la normativa vigente in materia ambientale;
  2. collaborare attivamente con gli organi di controllo e con la PA, nel rispetto dei principi di correttezza, buona fede e tempestività, non frapponendo alcun ostacolo alle attività di vigilanza eventualmente esercitate;
  3. servirsi di consulenti e professionisti esterni, specificamente formati in materia ambientale, nel caso in cui sia necessario affrontare problematiche di particolare complessità;
  4. evitare qualsiasi condotta o comportamento che possa integrare alcuna delle fattispecie di reato di cui all’art. 25undecies del D.lgs. 231/2001;
  5. conservare in maniera completa e dettagliata tutta la documentazione inerente all’attività svolta da APPM con riferimento alla materia ambientale.

In tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, APPM ha individuato le seguenti linee di condotta:

  • adozione e aggiornamento periodico del DVR;
  • nominare persone specificamente formate per lo svolgimento delle funzioni di sorveglianza e garanzia della salute dei lavoratori previste dalla legge;
  • adozione di una struttura organizzativa interna finalizzata a garantire la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro;
  • fornitura e sorveglianza sull’utilizzo dei DPI, ove necessari;
  • promozione di un ambiente di lavoro salubre, salutare e sicuro per i lavoratori;
  • impegno a formare ed addestrare i dipendenti in tema di norme, regole e procedure volte a garantire la sicurezza sul luogo di lavoro;
  • svolgimento di attività di monitoraggio e controllo sul rispetto delle norme e delle procedure aziendali atte a garantire la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro;

Con riferimento all’utilizzo degli strumenti e delle risorse informatiche e telematiche, APPM ha individuato le seguenti linee di condotta:

  • monitoraggio sull’acquisto di software e hardware, al fine di garantire il rispetto della proprietà intellettuale e delle norme in tema di diritto d’autore;
  • impegno ad utilizzare unicamente hardware e software originali;
  • monitoraggio delle operazioni informatiche e telematiche, con conservazione dei dati nel rispetto della normativa in tema di privacy, al fine di garantire il corretto utilizzo degli strumenti informatici e telematici;
  • formazione del personale e degli amministratori in merito alle corrette pratiche di utilizzo dei sistemi informatici e telematici ed ai rischi connessi agli stessi;
  • nel caso di trasmissione di dati in forma elettronica, impegno ad utilizzare gli strumenti informatici aziendali nel pieno rispetto della normativa ed al solo fine di trasmettere documentazione originale, completa e veritiera.

Per quanto concerne i rapporti con partner commerciali, APPM ha individuato le seguenti linee di condotta:

  1. adozione di una procedura per la selezione dei fornitori;
  2. comunicazione ai terzi – partner commerciali – in merito ai contenuti essenziali del Modello adottato da APPM;
  3. inserimento nei contratti di clausole che impongono il rispetto delle regole contenute nel Modello e di clausole risolutive espresse che ne consentano la risoluzione in caso di mancato rispetto delle stesse.

È fatto obbligo di segnalare all’Organismo di Vigilanza, a titolo non esaustivo:

  • ogni violazione o sospetto di violazione del MOGC e/o del Codice Etico e delle Linee di Condotta; le segnalazioni possono essere fornite anche in forma anonima, ma devono basarsi su elementi di fatto precisi e concordanti;
  • i provvedimenti e/o notizie provenienti da organi di polizia giudiziaria o da qualsiasi altra autorità, di cui si venga ufficialmente a conoscenza, riguardanti illeciti e/o ipotesi di reato di cui al lgs. n. 231/2001 con rischi di impatto sull’ente.

5.2.3 Sanzioni

I comportamenti non conformi alle disposizioni del Codice Etico e delle presenti Linee di Condotta, comporteranno, indipendentemente ed oltre gli eventuali procedimenti penali a carico del/gli autore/i della violazione, l’applicazione di sanzioni disciplinari ai sensi della vigente normativa e/o di contrattazione collettiva, così come previsto e specificato al punto seguente.